TERZO MANIFESTO PER NAPOLI

L’ASSORDANTE SILENZIO DELLE ISTITUZIONI CONTRO IL SANO SVILUPPO DI NAPOLI. NELLA TOTALE E CINICA INDIFFERENZA, PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO-AMBIENTALE DELLA FONDERIA DELMAR-GEMITO.

IL LUNGO CALVARIO DI VENTICINQUE FAMIGLIE PER LA POSSIBILE PERDITA DEL LAVORO. NAPOLI, IN PREDA DELLA DELINQUENZA E DELLA DISOCCUPAZIONE

Napoli, 22 marzo 2006 - Noi operai dell’antica Fonderia Delmar-Gemito, sostenuti dall’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico (Aiac), da 53 altre associazioni e dal nostro titolare Attilio De Luca, abbiamo voluto realizzare il “3° MANIFESTO PER NAPOLI”. LO SCOPO è d’INFORMARE e sensibilizzare l’opinione pubblica napoletana, sull’autentico scippo Storico-Artistico-Ambientale della nostra attuale sede in via Posillipo, 228. Sede, che è minacciata da qualche tempo di SFRATTO, che siamo intenzionati, insieme alle nostre famiglie, a difendere la dignità del nostro lavoro, che rappresenta un inestimabile valore artistico di conoscenze utili per una sana economia e anche un possibile sviluppo futuro per i GIOVANI. Siamo stanchi ed esasperati dall’incosciente silenzio della POLITICA REGIONALE, PROVINCIALE e COMUNALE, che ancora una volta, ci costringono alla DENUNCIA. Le istituzioni, sono rimasti impassibili e cinici, nell’aspettare la prossima chiusura della nostra  azienda, che vanta ben oltre i 130 anni di Storia, di Cultura e di Produttività. Ricordiamo ai napoletani, che  la Delmar-Gemito, non ha avuto mai contributi di legge o pubblici finanziamenti, né mai gli è stata concessa di svolgere attività formativa, pur previste e che entrambi gli aspetti, “ NON SI SA BENE IL COME, A CHI O IL PERCHE’ VENGANO EROGATI “. NAPOLI, sulla sua pelle conosce che tali contributi, NON HANNO MAI DATO VERO SVILUPPO OCCUPAZIONALE. Inoltre, non va trascurato assolutamente la tutela Storico-Artistico-Ambientale, poiché la nostra attuale sede, è ubicata nelle grotte Greco-Romane di Posillipo, che sono DEMANIALI e pertanto dei NAPOLETANI, oltre a costituire un PATRIMONIO UNIVERSALE e quindi VANNO CERTAMENTE TUTELATE. In proposito, a tutto oggi, ancora ASPETTIAMO il VINCOLO RICHIESTO A PIU’ VOCI, richieste di VINCOLO fatte, dall’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico (A.I.A.C.), da noi della Delmar e da Italia Nostra. L’Architetto ENRICO GUGLIELMO, RESPONSABILE SOVRINTENDENTE AI BENI ARCHITETTONICI E CULTURALI, OMETTE ANCHE DI DARE RISPOSTA, PUR SOLLECITATO DA MESI A MEZZO DI RACCOMANDATA A.R.. QUESTO E’ UN STRANO SILENZIO, FATTO DI CATTIVA GESTIONE DI DIFESA DELL’INTERESSE PUBBLICO, CHE INVECE, DOVREBBE RIENTRARE NEI COMPITI ISTITUZIONALI. SPERIAMO CHE TROVERA’ NEL BUON SENSO IL DOVERE DI APPLICARE  QUANTO DOVUTO AI NAPOLETANI, ONDE EVITARE LA SPECULAZIONE,  DELLA VENTILATA VOCE DI INSEDIARE IN UN LUOGO STORICO, UNA DISCOTECA, CHE PENALIZZEREBBE LA CITTA’ GIA’ MARTORIATA, OLTRE A PORRE NUOVE INSIDIE ALLA QUIETE PUBBLICA. Per queste  tante buone ragioni, abbiamo pensato e deciso la nuova pubblicazione del MANIFESTO, per INFORMARE CORRETTAMENTE I NAPOLETANI CON LA REALTA’ DEI FATTI SUL MAL GOVERNO, CHE DIMOSTRA ANCORA UNA VOLTA, DI NON AVERE A CUORE I VERI PROBLEMI DI NAPOLI.

                                                                                    GLI OPERAI DELLA DELMAR s.n.c.