FRANCO MALVANO ALLA FONDERIA D’ARTE DELMAR-GEMITO

Un civile atto di Solidarietà per le 25 famiglie degli operai che rischiano il lavoro per un temerario e discutibile sfratto 

 

Napoli, 24 marzo 2006 - Franco Malvano, martedì 28 marzo 2006, alle ore 11 sarà alla fonderia d’arte Delmar-Gemito, a Napoli in via Posillipo 228,  per affrontare nel totale silenzio politico e sindacale delle istituzioni regionali, provinciali e comunali, la scabrosa vicenda degli 25 operai dell’opificio, che per un temerario e discutibile sfratto rischiano la perdita del posto di lavoro.

La Delmar-Gemito, ha una consolidata e nobile storia, fatta di 150 anni di produttivo lavoro, la cui nascita avvenne per la forte volontà del famoso scultore napoletano Vincenzo Gemito e del maestro Vincenzo De Luca. Vi lavorò per un breve periodo anche l’allora giovane talento Enrico Caruso.

Da oltre un trentennio, l’opificio è ubicato nelle grotte demaniali Greco Romane, che costituiscono insieme alla storica fonderia un patrimonio ambientale - storico - artistico d’inalienabile valore che appartiene ai napoletani.

L’associazione internazionale di Apostolato cattolico (Aiac) per queste ragioni, da sempre ha sostenuto la scabrosa questione, chiedendone il vincolo all’architetto Enrico Guglielmo, soprintendente ai beni culturali di Napoli, che ancora dopo lunghi mesi non ha dato una risposta nonostante le sollecitazioni fatte.

Inoltre l’Aiac, si è fatta promotrice con due richiesta d’indagini sia alla Procura della repubblica che alla Guardia di Finanza, per fare piena luce di come un bene pubblico, possa oggi appartenere ad una società privata.