TESTO DELLA DENUNZIA  

 

Comunicato stampa

 

 

L’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico

denunzia il Soprintendente Guglielmi, per omissioni sulla Delmar

 

Napoli, 19 aprile 2006 - L’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico (Aiac), denunzia il Soprintendente Enrico Guglielmi, per omissioni e gravi ritardi nel concedere il richiesto vincolo sulla fonderia d’arte Delmar-Gemito. L’incarico è stato affidato all’avvocato Raimondo Vadilonga, che da qualche tempo segue l’assurda vicenda, e pone la richiesta di vincolo ex Legge 1089/1939 e successive modifiche anche per le grotte demaniali Greco-Romane. Richiesta fatta dall’Aiac il 15 luglio 2005, Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico,  ha dichiarato: << L’inerzia della Soprintendenza, che nel suo naturale ruolo dovrebbe proteggere tutti i Beni Culturali, e soprattutto nello specifico, l’attuale sede dell’antico opificio in Napoli, alla via Posillipo, 228, è assurda e lascia spazio a diverse, strane e inquietanti interpretazioni. L’Aiac, comunque resta determinata a sottrarre da possibili e temerarie speculazioni sia le grotte  greco-romane, che la nobile fonderia d’arte Delmar-Gemito, che vanta 150 anni di storia, oltre di sentire il dovere d’impedire la perdita di 25 posti di lavori dei maestri artigiani. L’attuale sede dell’opificio, che da qualche tempo è minacciata da sfratto esecutivo, è stato attuato, da una proprietà che non si è ancora chiarito come possa vantarne dei diritti giuridici, su uno spazio inalienabile demaniale e storico, e quindi di proprietà di tutti i cittadini napoletani. Da mesi, l’Aiac ha svolto diverse ed importanti attività culturali, con protagonisti a livello mondiale, come il soprano greco Despina Scarlatou, che è stata la protagonista di due concerti, “Estasi” e “Napoli, parole e musica”, e che ha visto l’adesione, la partecipazione e la  solidarietà della Città. L’assurdo, tra l’altro è in sonno della ragione e il totale silenzio delle istituzioni, regionali, provincia e comunali, che sono rimaste impassibili e cinici, nell’aspettare la prossima chiusura dell’azienda >>.

 

N.B.- Allegate 1 foto - didascalia:

Il soprano greco Despina Scarlatou interpretre dei due concerti, con Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Aiac.