Se vuoi la pace, lavora per la giustizia”

Federazione Italiana Lavoratori Cattolici

Dipartimento dell’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico

 

COMUNICATO STAMPA DI CHIUSURA

 

La F.I.L.C. e i maestri della Delmar-Gemito chiedono di non disperdere la loro arte e la dignità di Napoli

Napoli, 16 maggio 2006 - Il tema è attuale ed affascinante “Sviluppo Etico del lavoro, vocazione turistica e artigianale di Napoli”, presentato a Napoli nella sede della Fonderia d’Arte Delmar-Gemito dalla Federazione Italiana Lavoratori Cattolici (Filc), dipartimento della Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico (Aiac). “E’ fondamentale che in un contesto produttivo vi sia etica e reciproco rispetto, capitale e risorse umane dei lavoratori devono trovare una diversa interpretazione dei ruoli, soprattutto dopo il fallimento ed il naturale superamento storico dei vecchi carrozzoni sindacali. - è stata l’apertura di Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Aiac, - continuando - Napoli, non può più aspettare. Scellerate scelte, fatte o mai fatte dai diversi amministratori politici che si sono alternati, hanno privato la Città della sua naturale vocazione, sia turistica che artigianale, umiliandola in Italia e nel mondo solo perché luogo ad alto rischio delinquenziale, bisogna girare ad ogni costo pagina. La Soprintendenza ai Beni Artistici, faccia la sua parte è conceda il sacro santo vincolo alle grotte greche-romane, che da Posillipo conducono nei giacimenti archeologici dell’antica Pozzuoli e dove ha sede la fonderia la Delmar-Gemito. >>. Daniela De Luca, segretario generale della F.I.L.C., ha detto - << Stiamo da tempo lottando per conservare una tradizione di 150 anni di lavoro esportato in tutto il mondo, che fa parte della migliore storia di Napoli. >>. Alberto Boccalatte, vice segretario della Filc e giovane imprenditore campano, si è soffermato sull’urgenza di valorizzare il patrimonio storico-artistico-ambientale-artigianale della Città, e l’assoluto bisogno di una politica vera e nuova per Napoli ed il Mezzogiorno d’Italia >>. Gli affetto seguito l’avvocato Raimondo Vadilonga, esaminando quanto la delinquenza a Napoli condizioni lo sviluppo, senza nessun impegno di rimuovere le vere ragioni sociali, anche per colpa di una giustizia lenta, asfittica e burocratica. Anna Giordano, presidente del CO.AS.CA. (53 associazioni culturali di Caserta), si è soffermata sulla indifferenza e la poca sensibilità all’ascolto della classe politica, che non avendo più come una volta preparazione, competenza e responsabilità sono lontani dalla realtà popolare. Pasquale Marino, responsabile della Consulta Laica Internazionale (Cli), ha posto l’accento che nessuno può assumersi l’onere di togliere reddito a 25 nuclei familiari di maestri artigiani e chiudere una storica attività produttiva. Il soprano greco Despina Scarlatou, del settore Lirico dell’Acriac, dipartimento dell’Aiac, ha espresso con decisione che l’Arte e la Cultura, sono stati sempre il volano di civiltà e sviluppo dei popoli. << Non vogliamo che questa arte muoia  - ha dichiarato Vincenzo Napolano, uno degli operai - per valorizzarla è necessario che ci diano la possibilità di trasmettere queste nostre conoscenze ed abilità ai giovani >>.