Il vescovo Depalma condanna l’inceneritore

 

Lettera aperta del vescovo di Nola, Beniamino Depalma, per dire il disaccordo contro le scelte di chi ”a colpi di ordinanze, impone alle popolazioni locali sacrifici che hanno notevolmente deteriorato la qualità della vita''. Il riferimento è alla annosa e conosciuta emergenza ambientale che da Tufino, passando per Acerra, da Polvica fino al Baianese, sta progressivamente sfaldando la salute e l'identità degli abitanti del martoriato circondario di Nola. Il vescovo Depalma ha stilato un ”manifesto morale” che, accanto alla condanna della gestione della problematica ecologica da parte delle autorità regionali - penalizzante per l’area nolana - include un monito a credenti e non credenti chiamati a ''partecipare, manifestando ai poteri forti la decisa opposizione a tutte quelle scelte tese ad aggravare la situazione ambientale del nostro territorio''. Un invito alla mobilitazione con aperti riferimenti alla attuale realtà di questa parte della provincia napoletana: tre cdr, a Tufino, Giugliano e Caivano; due termovalorizzatori, ad Acerra e Santa Maria la Fossa; il Piano Regionale Cave, che prevede un incremento delle attività estrattive a Comiziano, Casamarciano, Visciano e Tufino; l’allarme diossina; l’incremento delle patologie tumorali evidenziato dalla asl Napoli 4; i drammatici esiti del monitoraggio ambientale della Sogin e dell’Arpac. Depalma chiama a raccolta chi crede e chi no, chi fa politica e chi è soltanto cittadino, invitandoli alla riscoperta ''di una cittadinanza attiva'' per dire basta ''ai progetti di morte che il nostro territorio sta subendo ormai da dieci anni e più''. La lettera sarà distribuita nelle parrocchie della diocesi, nelle piazze, inviata alle autorità locali e nazionali, da Bassolino a Matteoli, fino ad arrivare al Presidente Ciampi.                                                                     don Francesco Graziani