Accorato appello del soprano greco Despina Scarlatou

contro la chiusura  della fonderia Delmar-Gemito

 

Napoli - “PORTE APERTE E MANIFESTO PER NAPOLI”, è stata una serata indimenticabile trascorsa tra i numerosi napoletani in visita alle grotte di Posillipo e all’antica fonderia d’arte Delmar-Gemito. Numerosi esponenti della cultura napoletana erano presenti, meravigliati dalle tante bellezze dei luoghi storici e dalle opere esposte in fonderia, tra cui la scultura-monumento “Emigranti”, opera bronzea del maestro Gennaro Sguro. Entusiasti, per la massiccia partecipazione, sono stati gli operai della fonderia che avevano organizzato l’insolito evento. Per l’occasione, l’amministratore Attilio De Luca, ha allestito nell’impareggiabile piazzale cinto dalle mura tufacee greco-romane, il palco con numerosi posti a sedere. Madrina dell’evento è stata il soprano greco Despina Scarlatou, che per l’occasione ha voluto eseguire in anteprima per gli ospiti il sublime brano de “Il MIO CANTO”, musiche del maestro Antonio Landolfi e versi di Carlo Rumolo. Il brano, è stato registrato in questi giorni con altri dalla Scarlatou e presto diverrà un CD, edito dall’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico. Dopo gli applausi e l’entusiasmo che hanno accompagnato la magistrale esecuzione, gli operai, per ringraziare la madrina hanno voluto insieme ai fiori consegnarle una splendida scultura bronzea, raffigurante il busto di Beethowen. Commossa la Scarlatou ha detto: <<Sono onorata di essere tra voi, ho apprezzato e non dimenticherò mai più la bellezza dei luoghi e del vostro artistico ed antico lavoro, penso che Napoli non possa permettere che si disperdi un patrimonio così immenso. Grazie ed auguri di cuore>>. Lo spettacolo è continuato con l’attiva partecipazione del pubblico, che si è sentito coinvolgere dagli antichi suoni, danze teatro e canti popolari del gruppo de “I SUONI LAVICI”, che hanno a tarda sera chiuso l’evento. Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Aiac ha detto: <<E’ stata una serata d’alta cultura, dove il meglio di Napoli ha fatto sentire con garbo il dissenso per l’assurda chiusura della fonderia Delmar-Gemito, con la sicura perdita e la sottrazione alla Città di un’inalienabile patrimonio storico-ambientale. Credo e spero che le autorità regionali sapranno assumersi le loro responsabilità e trovare una definitiva soluzione del problema>>.