Ministero per gli Italiani nel Mondo
Con tanto affetto e con sincera commozione partecipo all’immenso dolore che ha colpito la famiglia del missionario spezzino Bruno Baldacci, ucciso ieri a bastonate in Brasile, nella parrocchia di Nostra Signora das Candejas, nella cittadina di Vitoria da Conquista.
Si tratta, ancora una volta, di un barbaro assassinio compiuto nei confronti di un uomo buono, amato da tutti, protagonista di una missione di pace e di amore. E’ molto triste pensare che Don Bruno, il quale aveva scelto di vivere tra i diseredati, sia tato aggredito alle spalle e, probabilmente, ucciso per pochi soldi proprio da uno di quei ragazzi che tentava di salvare dalla droga.
I missionari, come i migranti, sono diventati nel corso dei secoli portatori d’italianità e, soprattutto, fondatori di una nuova Italia basata sul rispetto e l’amore per gli altri. Per questo, sempre più spesso, all’origine di comunità cristiane, ormai fiorenti, troviamo piccole colonie di migranti, che sotto la guida di un sacerdote si radunano in modeste chiese, per ascoltare la parola di Dio e chiedere a lui il coraggio di affrontare le prove e i sacrifici della loro durissima condizione.
Roma, 31 marzo 2006