Mi spiace di non poter essere qui con voi, alla presentazione di un documento che affronta un tema di grande attualità ed importanza per la cooperazione internazionale, in un anno, il 208, che per la cooperazione stessa è particolarmente significativo, in quanto tappa di metà percorso verso la data limite stabilita per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio.

I Paesi che nel 2005 hanno sottoscritto la Dichiarazione di Parigi si riuniranno all’inizio del prossimo settembre ad Accra. Scopo dell’incontro sarà verificare i progressi di Donatori e Partner rispetto agli impegni di Parigi, valorizzando quanto fatto e proponendo soluzioni e azioni per migliorare ulteriormente la qualità e l’efficacia dell’aiuto.

In un mondo in crisi ed emergenze continue, nessuno dubita del ruolo per la cooperazione puo’ e deve svolgere per garantire la dignità a tutte le persone, per prevenire tensioni sociali ed economiche, e per combattere le piu’ gravi ineguaglianze. Allo stesso tempo, la difficoltà dei bilanci dei Paesi donatori pone in maniera forte, accanto alla questione della quantità, il tema della qualità degli interventi, della loro sostenibilità e soprattutto della loro efficacia.

La qualità degli interventi deve mirare a garantire risultati concreti nella vita delle popolazioni dei Paesi partner, mostrando al tempo stesso all’opinione pubblica dei Paesi donatori quale sia non solo il potenziale, ma soprattutto l’impatto reale della cooperazione internazionale.

E’ per rispondere a tali esigenze che l’architettura dell’aiuto pubblico allo sviluppo italiano, il nostro sistema di cooperazione, devrà affrontare un processo di rinnovamento importante. E come avviene per ogni processo di riforma, per raggiungere dei risultati concreti e positivi è fondamentale non soltanto una volontà politica congiunta del Governo e del Parlamento, ma anche un dialogo costruttivo con le istituzioni internazionali e con la società civile.

Ecco perché eventi e pubblicazioni come questa sono importanti.

Ecco perché pur non potendo essere con voi, ho tenuto a mandare un messaggio, al fine di ribadire e affermare la volontà del Governo di lavorare insieme al Parlamento per rendere il sistema della cooperazione e dell’aiuto piu’ efficace.

Come Ministro degli Affari Esteri responsabile diretto della politica di cooperazione allo sviluppo credo sia necessario che l’Italia rispetti gli impegni presi con la Dichiarazione di Parigi. Ritengo altresì importante poter svolgere un ruolo adeguato perché l’Agenda di Accra ponga realmente al centro delle politiche di sviluppo i Paesi piu’ poveri, dando anche adeguata voce alle istanze dei Paesi partner.

Nella speranza di poter instaurare una collaborazione sempre piu’ stretta, vi invio un saluto e resto in attesa di ricevere graditi aggiornamenti sugli esiti di questa importante iniziativa.

Ministro Franco Frattini

26 giugno 2008

Alessandra Tarquini

Responsabile Ufficio Stampa

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