Società Libera online
Newsletter Quindicinale – Anno VIII – n. 127
13 ottobre 2008
Collasso finanziario e liberalismo
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Frammento
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Collasso finanziario e liberalismo
da un documento di
Società Libera del 26 gennaio 2004
"…………ben lontani dall'immaginare quale livello
avrebbe raggiunto la crisi di credibilità della dirigenza del mondo bancario ed
imprenditoriale, di quel mondo che comunemente indichiamo come capitalismo
finanziario. Non senza una buona dose di demagogia si indicano, genericamente, i
risparmiatori come le principali vittime di una situazione e di uno scenario che
desta molte inquietudini. Questo è certamente vero, ma oggi a noi preme
sottolineare che altrettanto vittima lo è chi, come noi di Società Libera,
fortemente crede che il liberalismo abbia innanzitutto un fondamento etico che
scaturisce dalla valorizzazione della persona in quanto tale, dalla sua capacità
di iniziativa, dall'esaltazione del principio di responsabilità individuale, in
un quadro di riferimento verso l'interesse comune.
La nostra concezione del liberalismo ci porta ad essere le vittime culturali di
una crisi che non è contingente, non è legata al mancato rimborso di bond
argentini, cirio o parmalat o all'azzeramento del valore di titoli azionari. Se
così fosse, saremmo solo nell'ambito di una crisi finanziaria ed a soffrirne
sarebbe solo il capitale di rischio coinvolto. La criticità della situazione
riferita alle democrazie occidentali trova nelle turbolenze
economiche-finanziarie solo l'iceberg più evidente in quanto tocca interessi e
prospettive economiche di tutti. Crediamo che sbaglierebbe chi pensasse di
affrontare il momento di criticità che l'occidente attraversa solo attraverso
riforme e correttivi tecnicistici. Attenti a non avviare passi indietro
strutturali e culturali rispetto alla necessità di mantenere bassa la presenza
della mano pubblica.
La nostra concezione del liberalismo ci porta a diffidare della moltiplicazione
dei controlli di processo, una maggiore qualità nei risultati si ottiene con
pochi, ma chiari ed efficaci controlli. Il liberalismo ha bisogno sì di regole,
ma che siano poche, chiare e condivise. Ben vengano quindi i correttivi, ben
vengano le necessarie incompatibilità, la separazione tra controllati e
controllori, ben venga l'operare di una classe dirigente nitida nelle sue
funzioni e nella sua missione. L'inadeguatezza della classe dirigente la si
avverte e la si percepisce tanto più quando è costretta ad operare in modo
difensivo, quando è costretta a correggere più che a progettare, quando guarda
al passato più che al futuro, quando è tesa alla ricerca di equilibri
rassicuranti più che all'interpretazione in senso popperiano del futuro. Il
liberalismo politico, pur vincente, ha subito dei seri contraccolpi, causa il
terrorismo, le contrapposizioni religiose, la distorsione dei mercati,
finanziari e non. Globalizzazione, società neo-industriale, postdemocrazia sono
sì manierismi semantici, ma indicano profondi mutamenti sociali e culturali,
concetti che la classe dirigente utilizza ma non metabolizza. Il paese ha
bisogno di uno scatto di reni, di un sussulto etico, di una profonda
trasformazione culturale…………"
Agenda
Roma
- 13 ottobre
ore 20 Incontro aderenti Circolo – Via dei Prefetti, 17
Milano
- 18 ottobre ore 19,30 Calici di Libertà aderenti e amici
di Società Libera si ritrovano per un aperitivo e per
conversare delle attività future - dare conferma
Milano
- 31 ottobre ore 9,30 - 13 Convegno "L’Uomo e la Città"
Sala assemblee IntesaSanPaolo Piazza Belgioioso,1
Roma
- 30 novembre - Marcia internazionale per la Libertà
Libreria di Società Libera
Dario Antiseri Giulio Girello
,
LA LIBERTA’, Bompiani 2008 pp. 180 € 17
Dario Antiseri è un filosofo cattolico, innamorato di Pascal. Giulio Girello è
un matematico e un filosofo che ama definirsi "ateo protestante"….
[http://www.societalibera.org/it/recensioni/recensioni.htm]
FRAMMENTO
"La vecchia democrazia viveva temperata da un'abbondante dose di liberalismo e
d'entusiasmo per la legge. Oggi assistiamo al trionfo di una iperdemocrazia in
cui la massa opera direttamente senza legge, per mezzo di pressioni materiali,
imponendo le sue aspirazioni e i suoi gusti".
Josè Ortega y Gasset,
La ribellione delle masse (1930), il Mulino, 1984 pp.27.28
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La newsletter è stata redatta da: Fabrizio Garavaglia
(Milano), Maria Cristina Nardini (Roma), Massimo Olivotti (Milano), Luca
Ostellino (Roma), Giancarlo Pagano (Napoli)