Comunicato stampa di chiusura

dei "Distretti Produttivi della Regione Campania"

 

In Campania si volta pagina, l’individualismo che ha rappresentato negli ultimi decenni il comune denominatore nel processo di sviluppo economico e sociale della regione, lascia il posto ad una iniziativa che intende far rete, o meglio ancora fare squadra. A Telese Terme, per iniziativa dell’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico (AIAC), presieduta da Gennaro Angelo Sguro, si sono riunite congiuntamente per la prima volta, alcune istituzioni che operano a livello formativo e culturale sia in Campania che sull’intero territorio nazionale, europeo e internazionale quali: il prof. Franco Balletta, direttore del dipartimento di Analisi dei Processi Economico-Sociali dell’Università Federico II di Napoli; il prof. Antonio Iodice, presidente dell'Istituto di Studi Politici "S. Pio V" - Roma; il Dr. Alfonso Ruffo, direttore de "Il Denaro"; Dr.ssa Grazia Clementi, presidente del Consorzio Med Europe Export - Palermo; il prof. Mobeen Shahid della Pontificia Università Lateranense; il dr. Nicola Squitieri, presidente dell’associazione "Guido Dorso" - Roma; Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Aiac; il dr. Roberto Mirabelli, imprenditore; il prof. Giulio Tarro, presidente della Fondazione "Casa Mondiale della Cultura - Mediterraneo"; l’avv. Franco Cozzarelli, vice presidente della Fondazione "Casa Mondiale della Cultura - Mediterraneo"; l’avv. Raimondo Vadilonga, presidente dell’associazione "La Rotonda". Con la partecipazione di Mario Moccia e Filippo Di Blasio, fondatori del Distretto Produttivo Valle Telesina. Al termine di un ampio confronto che ha visto la partecipazione dei sindaci di Telese Terme (Bn) , Pasquale Carofano; di Castelvenere (BN) Mario Scetta; del vicesindaco di Faicchio (Bn) Amedeo Ginepri e di esponenti del mondo imprenditoriale, economico e sindacale, è stato approvato, alla unanimità, il seguente documento finale:

Premesso che vi sono stravolgimenti politici - sociali - economico a livello mondiale che imporrebbero serie ed approfondite riflessioni per capire quale deve essere il futuro e lo sviluppo delle Nazioni e dei Popoli. Avendo sempre in giusto conto l’autentica applicazione dei Diritti Umani, all’unisono abbiamo voluto concentrarci anche in occasione delle celebrazioni in atto in ogni parte del Paese del 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia.

Ritenendo che tale evento dovrebbe soprattutto costituire una importante occasione per riconsiderare il divario che tuttora sussiste tra Nord e Sud. Un divario da saldare in un discorso unitario e solidale che emerga dalla riconsiderazione della storica questione meridionale nei suoi vari aspetti socio - economici - politici. In un mondo globalizzato per vincere oggi queste sfide occorre un grande impegno da parte di tutti, un "esame di coscienza collettiva" come auspicato dallo stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Vi è su queste tematiche una grande presa di coscienza, soprattutto da parte delle nuove generazioni meridionali, che fa ben sperare per il futuro. L’entrata in vigore del federalismo fiscale, una legge che se attuata con criteri unitari e solidali, può realmente favorire un nuovo processo di sviluppo del nostro intero Sud, deve essere una grande occasione storica per far voltare pagina al Mezzogiorno. Diventa cosi indispensabile porre una nuova attenzione su interventi formativi di ampio respiro legati in particolare alla formazione professionale. In questa direzione assume particolare rilevanza l’istituzione dei Distretti Produttivi della Regione Campania che abbiamo istituiti. I Distretti rappresentano una concreta risposta ad una realtà socio-economica dagli aspetti sempre più allarmanti e hanno il precipuo scopo di recuperare le vocazioni storiche - culturali - economiche quali quelle: artistiche; agricole; artigianali; turistiche e paesistiche ecc., al fine di creare un nuovo processo autonomo di sviluppo sociale, fatto di sana e autentica economia sostenibile di tutti i Comuni della Campania, estendendo tale laboratorio alla reciproca cooperazione tra tutte le Regioni del Mezzogiorno d’Italia. La spina dorsale della realtà economica del Sud, è rappresentata dalle PMI e, mai come oggi, è importante riconoscere il valore qualitativo delle piccole imprese. I mutamenti del mercato tendenti verso la globalizzazione, fanno ritenere che la piccola dimensione porta con sé diversi svantaggi che rendono le aziende inadeguate ad affrontare nuove sfide che il mercato propone.

Diventa fondamentale acquisire "l'ambizione alla crescita" realizzabile attraverso la costituzione di reti all'interno delle quali si mettono in comune alcune iniziative ed attività per affrontare insieme, ed in modo nuovo i mercati esteri. I Consorzi, le associazioni e i distretti, hanno già acquisito metodologie conformi avendo migliorato la capacità progettuale, stanno quindi da tempo sviluppando iniziative che consentono al Sud di trasformare la "centralità geografica in strategica". Non andrebbero trascurati poi, ma anzi enfatizzati, gli effetti diretti e indotti provocati dalle varie agenzie educative. Intorno a queste aree di formazione di nuove intelligenze creative, preparate per un mercato del lavoro di alta qualità, si potrebbero infatti formare bacini di nuova, importante imprenditorialità tali da consentire una reale parificazione con le aree più avanzate del nostro Paese contribuendo in tal modo a rendere concreta l’immagine dell’Italia che possa unitariamente presentarsi all’appuntamento europeo. Su tali basi di riflessioni dobbiamo condividere e responsabilmente capire che siamo uniti in un unico e comune destino.

Auspichiamo pertanto di creare tra le parti aderenti una Federazione Culturale Mediterranea.

Al termine del convegno è stato deciso di promuovere un nuovo incontro martedì 24 maggio 2011 a Roma, per definire gli interventi proposti attraverso le linee operative contenute nel documento approvato dalle varie istituzioni intervenute all’incontro di Telese Terme.

 

 

Comunicato stampa di chiusura

dei "Distretti Produttivi della Regione Campania"

 

In Campania si volta pagina, l’individualismo che ha rappresentato negli ultimi decenni il comune denominatore nel processo di sviluppo economico e sociale della regione, lascia il posto ad una iniziativa che intende far rete, o meglio ancora fare squadra. A Telese Terme, per iniziativa dell’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico (AIAC), presieduta da Gennaro Angelo Sguro, si sono riunite congiuntamente per la prima volta, alcune istituzioni che operano a livello formativo e culturale sia in Campania che sull’intero territorio nazionale, europeo e internazionale quali: il prof. Franco Balletta, direttore del dipartimento di Analisi dei Processi Economico-Sociali dell’Università Federico II di Napoli; il prof. Antonio Iodice, presidente dell'Istituto di Studi Politici "S. Pio V" - Roma; il Dr. Alfonso Ruffo, direttore de "Il Denaro"; Dr.ssa Grazia Clementi, presidente del Consorzio Med Europe Export - Palermo; il prof. Mobeen Shahid della Pontificia Università Lateranense; il dr. Nicola Squitieri, presidente dell’associazione "Guido Dorso" - Roma; Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Aiac; il dr. Roberto Mirabelli, imprenditore; il prof. Giulio Tarro, presidente della Fondazione "Casa Mondiale della Cultura - Mediterraneo"; l’avv. Franco Cozzarelli, vice presidente della Fondazione "Casa Mondiale della Cultura - Mediterraneo"; l’avv. Raimondo Vadilonga, presidente dell’associazione "La Rotonda". Con la partecipazione di Mario Moccia e Filippo Di Blasio, fondatori del Distretto Produttivo Valle Telesina. Al termine di un ampio confronto che ha visto la partecipazione dei sindaci di Telese Terme (Bn) , Pasquale Carofano; di Castelvenere (BN) Mario Scetta; del vicesindaco di Faicchio (Bn) Amedeo Ginepri e di esponenti del mondo imprenditoriale, economico e sindacale, è stato approvato, alla unanimità, il seguente documento finale:

Premesso che vi sono stravolgimenti politici - sociali - economico a livello mondiale che imporrebbero serie ed approfondite riflessioni per capire quale deve essere il futuro e lo sviluppo delle Nazioni e dei Popoli. Avendo sempre in giusto conto l’autentica applicazione dei Diritti Umani, all’unisono abbiamo voluto concentrarci anche in occasione delle celebrazioni in atto in ogni parte del Paese del 150.mo anniversario dell’Unità d’Italia.

Ritenendo che tale evento dovrebbe soprattutto costituire una importante occasione per riconsiderare il divario che tuttora sussiste tra Nord e Sud. Un divario da saldare in un discorso unitario e solidale che emerga dalla riconsiderazione della storica questione meridionale nei suoi vari aspetti socio - economici - politici. In un mondo globalizzato per vincere oggi queste sfide occorre un grande impegno da parte di tutti, un "esame di coscienza collettiva" come auspicato dallo stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Vi è su queste tematiche una grande presa di coscienza, soprattutto da parte delle nuove generazioni meridionali, che fa ben sperare per il futuro. L’entrata in vigore del federalismo fiscale, una legge che se attuata con criteri unitari e solidali, può realmente favorire un nuovo processo di sviluppo del nostro intero Sud, deve essere una grande occasione storica per far voltare pagina al Mezzogiorno. Diventa cosi indispensabile porre una nuova attenzione su interventi formativi di ampio respiro legati in particolare alla formazione professionale. In questa direzione assume particolare rilevanza l’istituzione dei Distretti Produttivi della Regione Campania che abbiamo istituiti. I Distretti rappresentano una concreta risposta ad una realtà socio-economica dagli aspetti sempre più allarmanti e hanno il precipuo scopo di recuperare le vocazioni storiche - culturali - economiche quali quelle: artistiche; agricole; artigianali; turistiche e paesistiche ecc., al fine di creare un nuovo processo autonomo di sviluppo sociale, fatto di sana e autentica economia sostenibile di tutti i Comuni della Campania, estendendo tale laboratorio alla reciproca cooperazione tra tutte le Regioni del Mezzogiorno d’Italia. La spina dorsale della realtà economica del Sud, è rappresentata dalle PMI e, mai come oggi, è importante riconoscere il valore qualitativo delle piccole imprese. I mutamenti del mercato tendenti verso la globalizzazione, fanno ritenere che la piccola dimensione porta con sé diversi svantaggi che rendono le aziende inadeguate ad affrontare nuove sfide che il mercato propone.

Diventa fondamentale acquisire "l'ambizione alla crescita" realizzabile attraverso la costituzione di reti all'interno delle quali si mettono in comune alcune iniziative ed attività per affrontare insieme, ed in modo nuovo i mercati esteri. I Consorzi, le associazioni e i distretti, hanno già acquisito metodologie conformi avendo migliorato la capacità progettuale, stanno quindi da tempo sviluppando iniziative che consentono al Sud di trasformare la "centralità geografica in strategica". Non andrebbero trascurati poi, ma anzi enfatizzati, gli effetti diretti e indotti provocati dalle varie agenzie educative. Intorno a queste aree di formazione di nuove intelligenze creative, preparate per un mercato del lavoro di alta qualità, si potrebbero infatti formare bacini di nuova, importante imprenditorialità tali da consentire una reale parificazione con le aree più avanzate del nostro Paese contribuendo in tal modo a rendere concreta l’immagine dell’Italia che possa unitariamente presentarsi all’appuntamento europeo. Su tali basi di riflessioni dobbiamo condividere e responsabilmente capire che siamo uniti in un unico e comune destino.

Auspichiamo pertanto di creare tra le parti aderenti una Federazione Culturale Mediterranea.

Al termine del convegno è stato deciso di promuovere un nuovo incontro martedì 24 maggio 2011 a Roma, per definire gli interventi proposti attraverso le linee operative contenute nel documento approvato dalle varie istituzioni intervenute all’incontro di Telese Terme.