Ill.mo M/° Gennaro Angelo Sguro
Presidente dell’Associazione Internazionale
di Apostolato Cattolico
Via Epomeo, 460
80126-NAPOLI-
Centro di azione civica per la democrazia repubblicana
Associazione politico-culturale Sinistra repubblicana e riformista
Chi ha paura delle biotecnologie?
Seminario
Roma, giovedì 7 luglio 2005
Ore 10,00 – 13,30
Palazzo Senatorio, ingresso di Sisto IV - Sala del Carroccio
Piazza del Campidoglio
Seminario
CHI HA PAURA DELLE BIOTECNOLOGIE?
Alla presidenza: Bogi, Bagnoli, Passigli, Sbarbati, Zanone
PROGRAMMA
Ore 10,00 - Registrazione invitati
Ore 10.20 PRESENTAZIONE
Giorgio Bogi – Presidente Associazione politico-culturale Sinistra Repubblicana e Riformista
Introduzione
Massimo Pacetti, Consigliere CNEL
Comunicazioni
Dott.ssa Rita Testa, Componente del Gruppo per la Comunicazione del Comitato Nazionale per le Biotecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri
“Comunicazione e informazione sulle biotecnologie e la biosicurezza”
Prof. Diassina Di Maggio, direttore APRE – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea
“La ricerca delle biotecnologie nell’Unione Europea”
Prof. Dario Casati, Pro-rettore dell’Università degli Studi di Milano – Docente di Economia e Politica Agraria
“C’è spazio per gli OGM nella agricoltura italiana?”
ore 11.45 Domande, osservazioni, proposte
ore 13,15 Intervento conclusivo
On. Giorgio Bogi
Questo seminario nasce dalla consapevolezza, in realtà ovvia, che il tema delle biotecnologie è molto importante, forse determinante, per l’evoluzione complessa e lo sviluppo del nostro Paese, ma anche per affrontare problemi, a volte drammatici, di dimensione mondiale. Ci sembra di contro evidente che il mondo politico eviti di affrontarlo in termini adeguati ad assumere decisioni.
Riteniamo perciò utile mettere a fuoco alcuni aspetti del danno che il ritardo procura e potrà procurare all’Italia, così come della esigenza che una regolazione non adeguata possa far prevalere interessi particolari su quello generale.
Cerchiamo una impostazione non teatrale, lontana sia dai pregiudizi o dalle convenienze contingenti di alcuni componenti della classe dirigente sia dalle emozioni, spesso distorte e connotate da percezione di rischio, che vengono indotte nella opinione pubblica. Ci è altresì chiaro che la popolazione è influenzata da un rapporto fra scienza e società non pienamente risolto, anche per difetto di comunicazione, nella consapevolezza delle possibilità di regolazione delle modalità di applicazione degli esiti della ricerca scientifica.
Segreteria
Anna Terzi anna.terzi@camera.it
Ufficio Stampa
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