Ministero
per gli Italiani nel Mondo
DICHIARAZIONE
A proposito dei rilievi che da più parti vengono
fatti sulla scarsa affluenza al voto degli Italiani all’estero per le elezioni
europee, il Ministro per gli Italiani nel Mondo, on. Mirko Tremaglia, risponde:
le elezioni europee
nulla hanno a che vedere con quanto stabilito dalla Circoscrizione Estero, e
cioè con la Legge Tremaglia del 20 Dicembre 2001 che, specificatamente,
interessa le elezioni politiche del 2006, il referendum e le elezioni dei
Comites.
Per essere ancora più chiari, mentre la mia
competenza ha prodotto una Legge che prevede il voto per corrispondenza ed ha
così facilitato l’affluenza al voto, queste ultime consultazioni sono state
regolate da una vecchia Legge del ’79, vissuta - ed anzi subìta dagli Italiani
all’estero - come un ritorno al passato che si riteneva, invece, finalmente
superato. Rilevo, inoltre, l’influenza fortemente negativa dell’ambiente locale:
lo scarso interesse suscitato da queste consultazioni in tutti i Paesi europei
non ha certo stimolato i connazionali all’estero ad esercitare il loro
sacrosanto diritto di voto. Gli Italiani che vivono in Europa: a) votano
presso i Consolati o le Ambasciate con gravi difficoltà (c’è gente che deve
percorrere anche 50, 100 km); b) possono optare per il voto a favore di
candidati stranieri; c) essendo le elezioni per il Parlamento europeo abbinate
alle Amministrative, hanno avuto forti agevolazioni per venire a votare in
Italia; d) sono esclusivamente portatori di voti a favore dei Partiti politici e
non dei loro interessi (e anche questo provoca un grande assenteismo); e)
nonostante le sollecitazioni fatte da me e dal CGIE per il voto per
corrispondenza, queste richieste non sono state fino ad oggi accolte dal
Parlamento; f) nonostante vi sia in discussione il progetto di Legge Ramponi per
dare la possibilità di voto ai nostri soldati in missione di pace all’estero,
non si è provveduto in tal senso. E così pure per i marittimi. Fino ad oggi ho
fatto solo delle esortazioni. D’ora in poi me ne dovrò occupare con maggiore
intensità.
On. Mirko Tremaglia
Roma, 16 giugno 2004