Ministero per gli Italiani nel Mondo

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

TREMAGLIA  RENDE OMAGGIO AI CADUTI ITALIANI NEL CIMITERO INGLESE DI BROOKWOOD

“E’ necessario aiutare le famiglie italiane a ritrovare le tombe

dei loro cari scomparsi combattendo per la Patria”

 

Il Ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia si è recato al Cimitero Militare di Brookwood, vicino Londra, per rendere omaggio ai prigionieri Italiani della seconda guerra mondiale, morti in Gran Bretagna.

“La storia d’Italia – ha detto Tremaglia – è fatta anche dalle gesta e dal sacrificio dei caduti che vengono troppo spesso dimenticati. Quello che avviene oggi, in Inghilterra è un atto d’amore e di riconoscenza verso chi ha combattuto per la Patria”.

A Brookwood, ha annunciato il maestro della cerimonia, riposano i Militari Italiani che, pur su fronti differenti, si votarono consapevolmente al massimo sacrificio per l’Ideale di un superiore Bene collettivo nel corso dell’ultimo conflitto mondiale.

Il Ministro per gli Italiani nel Mondo, dopo aver assistito alla Santa Messa e aver deposto un corona davanti al cippo dedicato ai caduti, ha affermato di condividere lo spirito della manifestazione ben espresso dalle parole del cerimoniere, aggiungendo che anche loro sono Italiani all’estero a cui riserva particolare rispetto come orfano di guerra il cui padre,  caduto in  Africa, riposa ancora oggi ad Asmara.

Davanti ai numerosi Italiani presenti, alle autorità militari, ai rappresentanti dei Comites, alle Associazioni militari e civili intervenute, ha ricordato che troppe persone non hanno mai avuto la possibilità di visitare le tombe dei loro cari e ha invitato l’ambasciatore italiano a Londra, Giancarlo Aragona, a rintracciare i familiari di quei soldati e permettere, a coloro che lo desiderino, di visitare almeno una volta i loro congiunti.

“Il sentimento patriottico che si respira in occasioni come questa – ha concluso Tremaglia – sfugge spesso, purtroppo, alla politica tradizionale”. “Si tratta di una moralità che va insegnata e trasmessa alle giovani generazioni e che appartiene a quella politica che io chiamo dell’Italianità e che va al di sopra delle parti e dei partiti”.

 

Roma, 31 ottobre 2005