Ministero per gli Italiani nel Mondo

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

Ieri a Filadelfia, oggi l’ultima tappa a Boston

TREMAGLIA: IL VOTO ALL’ESTERO E’ ORMAI REALTA’ TORNARE INDIETRO E’ IMPOSSIBILE

Il Ministro Tremaglia durante l’incontro con i Comites di Filadelfia ringrazia per la  calorosa accoglienza e rassicura tutti sul diritto di voto

 degli Italiani che risiedono all’estero

 

 

Il Ministro degli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia, ripartirà domani per l'Italia, dopo un viaggio di otto giorni negli Stati Uniti e dopo aver compiuto una missione storica: gli Italiani all'estero, in particolare quelli che vivono negli Stati Uniti, si presenteranno in massa alle urne, nel prossimo mese di aprile, quando per la prima volta sarà possibile votare dall'estero per il rinnovo del Parlamento Italiano. Quello che il Ministro traccia è un bilancio molto positivo. Il viaggio era iniziato a New York, dove Tremaglia è stato uno degli ospiti d'onore della parata del Columbus Day, storico appuntamento che commemora la scoperta dell'America.

   Quindi, dopo aver visitato le Comunità Italiane e Italoamericane dei vicini New Jersey e Connecticut, Tremaglia si è recato in alcune delle città americane con importanti, e al tempo stesso storiche, Comunità Italiane. Cioè Detroit, la città dell'auto, nel Michigan e poi Chicago, nell'Illinois, per poi proseguire con il suo viaggio a Filadelfia, in Pennsylvania. Tale viaggio si concluderà oggi con la visita a Boston, che è situata su una piccola penisola a metà circa della costa atlantica del Massachusetts, un poco più di 320 km a nord-est di New York City.

   In queste città, il Ministro ha incontrato (e incontrerà) i Comites (Comitati degli Italiani residenti all'estero), le Comunità Italiane e Italoamericane locali, e in ogni occasione l'accoglienza è stata molto calorosa e al tempo stesso emozionante. Tremaglia ha distribuito i “diplomi di Italianità”: la cosiddetta Stella d’Identità. Spesso a ristoratori locali, veri e propri ambasciatori dell'Italia attraverso i piatti delle variegate cucine regionali del nostro Paese, che da un lato hanno permesso di mantenere vivo il legame con il paese di origine, e dall'altro hanno fatto conoscere l'Italia agli Americani, considerati unanimemente tra i maggiori frequentatori e al tempo stesso estimatori del nostro Paese.

''Ho incontrato dappertutto un grandissimo entusiasmo - spiega Tremaglia giunto quasi al termine della sua 'maratona' statunitense - è stato un grande viaggio, sono contento di averlo fatto e ritornerò di certo”.

Ha in particolare colpito il Ministro l'interesse delle Comunità Italiane d'America per il voto alle prossime politiche.

“La legge, votata all'unanimità dal Parlamento Italiano è ormai realtà e la Costituzione è stata modificata, in due successive occasioni: tornare indietro è impossibile”. Ha spiegato il Ministro, che sul voto degli Italiani all'estero ha condotto una battaglia durata oltre tre decenni. Tremaglia, con pazienza ed entusiasmo, lo ha spiegato ai suoi interlocutori d'America, garantendo loro che questa volta potranno davvero recarsi alle urne.

''Vi informerò quotidianamente da qui alla primavera” li ha rassicurati. Nella città di Filadelfia, penultima tappa del viaggio, Tremaglia ha avuto un incontro con le Comunità Italiane locali, come nelle altre città visitate in precedenza.

A Filadelfia, la prima capitale degli Stati Uniti, lo aspettavano dal lontano 1983 anno in cui vi si recò con Giorgio Almirante. La città della Dichiarazione d’indipendenza è anche una delle più Italiane. La Comunità di origine Italiana infatti è tra le più antiche e ben radicate, e ci sono nomi italiani localmente molto famosi, di altissimo livello, specie negli ambienti scientifici e universitari: Tutt’ora si contano ben 200 accademici di nazionalità italiana.

Oggi l’ultima tappa a Boston.

 

 

Roma, 14 ottobre 2005