Ministero per gli Italiani nel Mondo

 

 

DICHIARAZIONE  STAMPA

 

Tremaglia: “E’ inammissibile che per i militari

all’estero non sia stato ancora previsto il voto”. Occorrono seggi speciali e il voto per corrispondenza

 

 

Alle prossime elezioni politiche i militari che si trovano all’estero, impegnati in missioni di pace, devono essere messi in grado di esprimere il proprio voto, come tutti gli altri cittadini italiani.

E’ inammissibile che ciò non sia ancora previsto dalle normative vigenti. Si tratta di un diritto sacrosanto del quale non deve essere privato chi, a rischio della propria vita, serve la Patria per fini alti e nobili. A tale scopo occorre prevedere e organizzare la costituzione di seggi presso i reparti militari e inviare poi, per corrispondenza, le schede in Italia affinché vengano scrutinate nelle sezioni elettorali presso i comuni di residenza degli elettori. In questo modo si consentirà  l’espressione del voto a questa categoria, che conta all’estero circa 11mila presenze e che tanto è cara al cuore di tutti gli italiani.

 

 

Lunedì 14 novembre 2005