Ministero per gli Italiani nel Mondo

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

Secondo Incontro Internazionale dei Bergamaschi nel mondo

Tremaglia: «Sono orgoglioso di voi»

Il Ministro per gli Italiani nel Mondo consegnerà il Tricolore  

 

In occasione del Secondo Incontro Internazionale dei Bergamaschi nel mondo che si terrà a Bergamo domani e dopodomani, il Ministro degli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia ha deciso di consegnare un Tricolore a tutti i partecipanti: «Il Tricolore d’Italia – spiega Tremaglia nel suo messaggio ai suoi conterranei tornati per questa occasione nella propria città d’origine – è simbolo primo dell’italianità che ciascuno di Voi rappresenta nei Paesi in cui vive e che l’hanno accolto e ospitato. È questo che mi rende orgoglioso di Voi che mentre lavoravate e soffrivate, a volte ottenendo successi, a volte pagando persino con la vita, avete sempre mantenuto intatto l’amore per la Patria, avete sempre sentito il Tricolore come la Vostra bandiera, conservando e diffondendo la forza e la profondità della nostra tradizione e della nostra cultura, la bellezza e la magnificenza della nostra arte, la musicalità e l’antichità della nostra lingua».

«In questi lunghi anni di dedizione a Voi, Italiani nel mondo, che - ci tengo a ricordarlo - siete ormai la mia famiglia – prosegue Tremaglia  nel suo messaggio – ho scoperto che chi è lontano dalla Terra dei Padri sente più profondamente il bisogno di definire la propria identità ed è per questo che gli Italiani all’estero hanno amato e rispettato valori e simboli quali la Patria, l’Inno e il Tricolore anche quando l’Italia ufficiale e politica sembrava essersene dimenticata».

«Incontri come questi – prosegue il Ministro per gli Italiani nel Mondo – sono l’occasione per rinsaldare sempre più il ponte ideale che collega l’Italia con i propri figli lontani, che rappresentano quella che io chiamo l’“Altra Italia” che ogni giorno dona al mondo intelligenza, capacità di lavoro, onore e civiltà. I nostri emigrati hanno portato con loro tutto questo, hanno lavorato duro in contesti certo difficili all’inizio ma poi hanno vinto la grande scommessa della vita, e, nella stragrande maggioranza, si sono imposti in tutti i settori della vita sociale, economica e politica dei Paesi di accoglienza. L’occasione che vede riunirsi, nella nostra Bergamo, Voi concittadini lontani, soprattutto quando si tratta di figli di emigrati desiderosi di riscoprire le proprie radici, offre l’importante opportunità di conoscere e rivalutare la storia, dolorosa ma anche di straordinaria ricchezza, della nostra emigrazione».

«Con il Vostro aiuto – conclude Tremaglia - abbiamo raggiunto traguardi straordinari e, per certi versi, impensabili fino a qualche tempo fa. Ma la sfida non si è conclusa. L’Italia Ufficiale deve imparare a conoscere l’Altra Italia: deve sapere di quale levatura siano le risorse umane, intellettuali, di genio che l’hanno resa, ovunque, amata e rispettata. E’ un doveroso atto d’amore verso chi, lasciando casa e affetti, ha spesso, a prezzo di grandi sacrifici, trovato fortuna ma, altrettanto spesso purtroppo, ha perduto la vita inseguendo un sogno. E’ cominciata la “stagione dei diritti”, irreversibile e, al tempo stesso, feconda di nuovi traguardi».

 

venerdì 20 maggio 2005