Ministero per gli Italiani nel Mondo
Ci inchiniamo con devozione davanti al caporale Matteo Vanzan e al dolore dei familiari. Se dobbiamo rimanere, costringiamo l’Onu a prendere posizione. Finalmente, definitivamente, innanzi tutto su un piano morale. Subito, nel senso di assumersi le sue responsabilità di garante della pace e della ricostruzione.
O comunque, cambiamo le “regole d’ingaggio” affinché i nostri soldati non debbano subire degli attacchi dai terroristi e per poter rispondere debbano prima chieder l’autorizzazione a Roma e, nel frattempo, morire.
Questo non è solo uno sfogo amaro ma, mi pare, una condizione indispensabile di chi vuole continuare in una missione nobile di pacificazione, tutelando la vita dei nostri soldati e dell’Italia.
On. Mirko Tremaglia
Roma, 17 maggio 2004