Ministero per gli Italiani nel Mondo

 

COMUNICATO STAMPA

 

PRIMO CONVEGNO DEI MISSIONARI NEL MONDO 

 

TREMAGLIA: “E’ NATA LA GRANDE ALLEANZA TRA FEDE E ITALIANITA’. MISSIONARI DA SEMPRE ESEMPIO DI ACCOGLIENZA E SOLIDARIETA’   

 

Il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, ha aperto questa mattina i lavori del Primo Convegno Internazionale dei Missionari nel Mondo.  All’evento che, nel Complesso Monumentale di Santo Spirito, vedrà riuniti da oggi e fino a giovedì 24 febbraio, oltre 200 missionari provenienti da 29 paesi dei 5 continenti, hanno portato il loro saluto anche il sindaco di Roma Walter Veltroni e il Presidente della Regione Lazio Francesco Storace.  Dopo aver ricordato il sequestro della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena e  osservato un minuto di raccoglimento per la morte di Don Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione scomparso la notte scorsa, il Ministro per gli Italiani nel Mondo ha prima di tutto sottolineato che “è la prima volta che lo Stato Italiano si ricorda dei Missionari, religiosi che hanno accolto ed aiutato i nostri connazionali in tutto il mondo”.  A questi ultimi si è rivolto ringraziandoli per “la loro dedizione in terra di missione dove ancora oggi cercano di trasmettere i valori dell’italianità insieme a quelli cristiani”. Il Ministro ha poi aggiunto che con questo convegno “in cui 200 missionari di tutto il mondo stanno portando la loro testimonianza di fede e di vita è finalmente nata la grande alleanza tra fede e italianità”. Nel suo intervento Tremaglia ha anche citato un passo del Vademecum dell’Emigrante scritto oltre un secolo fa che “esorta gli emigranti a non lasciare la Patria senza benedirla e amarla perché custodisce le ceneri dei vostri vecchi e dei vostri cari, per le sue glorie, per le sue miserie, per il suo avvenire che sarà grande e luminoso ancora”

  L’intervento del Ministro si è chiuso con  un “pensiero rivolto al Papa che domani da San Pietro porterà il suo saluto ai Missionari e al Presidente Ciampi che li riceverà giovedì al Quirinale.

 

Roma, 22 febbraio  2005