COMUNICATO CONGIUNTO

 

 

PRIMO CONVEGNO DEI MISSIONARI ITALIANI NEL MONDO

 

“Nascerà il tavolo permanente

di coordinamento e di confronto”

 

 

Promosso dal Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, e dalla Fondazione Migrantes, in collaborazione con i Missionari Scalabriniani, si è tenuto a Roma dal 22 al 24 febbraio, presso il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, il Primo Convegno Internazionale dei Missionari Italiani in emigrazione. Hanno preso parte ai lavori 218 missionari e suore italiani all’estero ai quali si è affiancata una rappresentanza di Consoli d’Italia che svolgono il proprio servizio in paesi di larga emigrazione. I lavori del Convegno sono stati presieduti e introdotti dal Ministro Tremaglia e dal Presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni, S.E. Mons. Lino Belotti. Il Santo Padre, nel rivolgere il proprio messaggio ai fedeli mercoledì 23 febbraio ha rivolto un saluto particolare ai missionari convenuti e il Capo dello Stato ha ricevuto in udienza tutti i partecipanti al convegno a conclusione dei lavori. Sono intervenuti il Presidente della Regione Storace, il Sindaco di Roma Veltroni, il Segretario generale del CGIE Narducci, il Direttore Generale per gli Italiani all’Estero del MAE Benedetti e per la Chiesa, S. E. Mons. Giuseppe Betori, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, e i Vescovi Mons. Matarrese di Frascati, Orlandoni di Senigallia, Valentini di San Paolo del Brasile, Frassia di Avellaneda – Buenos Aires, Mencuccini di Sanggau – Indonesia, Garlatti di Bahia Blanca, Martinelli di Tripoli e Padre Isaia Birollo, Superiore Generale dei Missionari Scalabriniani. E’ stata data lettura dell’intervento di Mons. Luigi Petris, Direttore Generale della Fondazione Migrantes. Hanno portato il proprio saluto ai partecipanti S.E. il Cardinale Renato Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e Pace e il Ministro della Salute Sirchia. Il Convegno, con cui lo Stato italiano, per la prima volta, ha voluto riconoscere ufficialmente il ruolo dei missionari e della Chiesa nel mondo dell’emigrazione, ha pienamente conseguito il suo obiettivo, offrendo la giusta visibilità al lavoro silenzioso svolto in più di cento anni di storia dai missionari italiani al fianco delle nostre comunità all’estero. E’ stato unanimemente riconosciuto che la piena affermazione delle collettività all’estero si deve in gran parte all’opera di promozione spirituale, umana e professionale svolta dai nostri missionari in favore dei connazionali fin dagli albori della nostra emigrazione. E’ stato sottolineato come l’assistenza dei missionari italiani, volta a privilegiare  la centralità della persona, ha favorito l’aspirazione al miglioramento che è alla base dell’indiscutibile successo ottenuto dai nostri emigrati nei paesi di accoglienza. E’ stato evidenziato che se gli Italiani all’estero si sentono ancora, orgogliosamente, italiani ciò lo si deve in buona parte all’impegno dei nostri missionari che, pur lontani dalla Madrepatria, hanno mantenuto saldi legami con essa preservandone i valori e diffondendone ovunque la lingua e la cultura. A tale riguardo è stata sottolineata l’importanza del riconoscimento del diritto al voto, fortemente voluto dal Ministro per gli Italiani nel Mondo, con il quale i cittadini italiani all’estero sono stati resi pienamente partecipi della vita democratica del Paese. L’evento è stato riconosciuto come esemplare occasione di confronto costruttivo tra la prospettiva ecclesiale e quella civile dei diversi attori che operano in materia di politiche migratorie. A tale proposito è stata rilevata la sostanziale convergenza di intenti esistente tra istituzioni civili e religiose nel superiore interesse della tutela delle comunità italiane all’estero. E’ stata infine evidenziata l’opportunità di agevolare le sinergie in atto per il perseguimento di tale superiore interesse, nel rispetto della reciproca libertà e competenza delle parti intervenute, attraverso la costituzione di un tavolo permanente di coordinamento e di confronto che riunisca in particolare i protagonisti del Convegno per una costante analisi delle rispettive politiche in materia.

 

 

Roma, 24 febbraio 2005