DICHIARAZIONE

 

TREMAGLIA: FU IL PRESIDENTE SANDRO PERTINI

A FIRMARE UNA LEGGE DI RICONOSCIMENTO

PER I MILITARI DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA

 

Sul riconoscimento della qualifica di belligerante ai combattenti della Repubblica Sociale in esame al Senato, proposta dal gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale, si è scatenata l’opposizione feroce dei Ds, della Margherita e di tutta l’Unione e si preparano manifestazioni pubbliche. Io, che ho sempre sostenuto questo riconoscimento per parecchie legislature, dico a questi ultra- urlatori scandalizzati. Attenzione, non offendete la memoria del presidente partigiano, di Sandro Pertini. Vi è andata male perché vi è un Dpr del 23 dicembre ‘78 n. 915 su cui è apposta la firma del capo dello Stato Pertini in materia di pensioni di guerra. Attenzione all’art. 3, lettera d), che così  recita: <la pensione di guerra spetta ai militari che hanno prestato servizio nelle forze armate della sedicente Repubblica Sociale italiana e, in caso di morte, ai loro congiunti, nonché agli appartenenti al Corpo delle ausiliarie>.

Cosa faranno, a questo punto, i grandi contestatori? Attaccheranno Pertini come fascista? O invece comprenderanno finalmente che quel provvedimento di riconoscimento del ‘78 deve considerarsi un importante atto di pacificazione nazionale, indispensabile nella nostra storia? Una Storia, si badi, che non deve essere mai strumentalizzata sul piano politico.

 

 

                                                                                             On. Mirko Tremaglia

 

 

Roma, 12 aprile 2005