Ministero per gli Italiani nel Mondo

 

 

DICHIARAZIONE

 

 

 

                                                                             Roma, 16 luglio 2004

                                                                              Prot. n. 4824-04/US

 

 

 

Italiani del Canada!

 

È vero che durante la mia visita a Montreal io ho gridato “Avrete la RAI!” e che la gente che gremiva il teatro del Centro Leonardo da Vinci si è spellata le mani per applaudirmi.

 

Ma questo, che secondo Rapanà è l’atto che mi accusa, io lo ricordo come la più ignobile truffa che sia stata consumata contro di me, perché in quel momento io avevo avuto tutte le assicurazioni da parte canadese e, ovviamente, da parte italiana su quanto stavo promettendo.

 

Ed è proprio in questo momento che, indignato come tutti Voi, respingendo la speculazione politica che si vuol tentare contro la mia persona, che ha sempre amato e che ama gli Italiani nel mondo, io riprendo questa battaglia sacrosanta alla testa di tutti voi, se volete, e comunque insieme a tutti voi. Lo faccio con rabbia; suoniamo insieme la sveglia se qualcuno si è addormentato, e facciamolo sul piano internazionale.

 

Certo, Rapanà sa che io sono indignato per questa truffa ai danni dell’Italia, perché vi sono interessi commerciali e perché è assurdo tutto quello che sta avvenendo, oggi, a favore di tutte le altre Comunità e contro di noi.

 

Non sono mai stato con le mani in mano nei confronti delle Autorità canadesi. Oggi chiedo al Presidente del Consiglio italiano, al Ministro degli Affari esteri, al Direttore generale della RAI, all’ambasciatore del Canada in Italia, all’ambasciatore italiano in Canada, di dare segnali forti e definitivi per far cessare immediatamente una discriminazione che ha il sapore di una inimicizia che non deve e non può trasferirsi sul piano politico internazionale.

 

Non si tratta più, a questo punto, di un fatto commerciale. La questione va posta sul piano dei rapporti diplomatici, cioè di politica tra Stati, perché si tratta di rispettare i valori culturali e civili rappresentati dalla nostra Comunità e da quella di origine italiana. Si annoverano 1milione e 200 mila  Italiani ed italo-canadesi che lavorano e producono, che amano il Canada e non possono accettare un atto di ostilità incomprensibile ed inaccettabile. Poiché è inaccettabile, lo Stato italiano e lo Stato canadese debbono intervenire per porvi rimedio.

 

Questo è il motivo per cui chiedo l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro degli Affari esteri. Questo è il motivo sincero e profondo per il quale, vergognandomi, chiedo scusa agli Italiani in Canada; nello stesso tempo, come sempre ho fatto, non mi arrendo, ma riprendo questa sacrosanta battaglia per riaffermare la nostra dignità di Italiani. In nome della giustizia, per vincere.

 

Credo che i parlamentari canadesi di origine italiana si faranno certamente interpreti di questo stato di disagio e ci aiuteranno, con la loro grande sensibilità, a superare questo momento difficile, anche e soprattutto per riparare ad un’ ingiustizia e per ristabilire la nostra grande amicizia ed alleanza.

 

 

                                               On. Mirko Tremaglia

Ministro per gli Italiani nel Mondo