Premessa
Nell’umiltà, ma nella consapevolezza della nostra Storia, grati verso
tutti
coloro che hanno sacrificato la loro esistenza per donarci la LIBERTA’,
siamo partiti tutti insieme, donne, uomini e giovani da Napoli per un
lungo
viaggio di AMORE e di PACE nel MONDO nel segno e nella consapevolezza
della LAICITA’ CATTOLICA LIBERALE, che sentono la PAROLA di DIO
e desiderano all’unisono ricercare nella VERITA’ e nella GIUSTIZIA il
BENE COMUNE e la PACE tra i POPOLI.
Tutti gli aderenti al MOVIMENTO CULTURALE “Primavera 2001” sono
PROMOTORI dei DIRITTI UMANI di GENTE di ogni DOVE e FEDE, e
dichiarano di condividere e rispettare:
-1°-la CARTA COSTITUZIONALE ITALIANA
-2°-l’UNIONE EUROPEA
-3°-l’ONU (con particolare riferimento alla “CARTA UNIVERSALE DEI
DIRITTI DELL’UOMO”) e s’impegnano per il rispetto e la giusta
applicazione di ogni suo singolo articolo.
Ciascuno di noi ha cercato nel VUOTO ASSOLUTO dei nostri tempi le
profonde ragioni dell’ESSERE e non dell’AVERE, dell’ASCOLTARE per
CAPIRE, del RIFLETTERE per trovare SOLUZIONI, del DECIDERE
per il FARE, e nell’UMILTA’ il DOVERE laddove la TOTALE ASSENZA
dei VALORI ed il pericoloso SONNO della RAGIONE COLLASSERA’ il
MONDO.
CHI SIAMO E PERCHE’
Il gruppo è costituito di Cattolici e Laici, che sentono la parola di
DIO, e
da Liberali non appartenenti né alla destra né alla sinistra, tutti però
convinti che sia impensabile passare per la propria esistenza senza
aiutare
i deboli di questo mondo.
Il movimento aperto e mai chiuso, con totale impegno morale all’Est
I principi del nostro MANIFESTO non si ristagnano nell’immobilismo
nostalgico del passato, non perdono aderenza con il senso del presente e
non si fermano “li” “Noi
domandiamo qui, ora e per noi”.
Il nostro MANIFESTO esprime la linfa viva del nostro esser-ci.
All’appuntamento esistenziale qui noi ci incontriamo.
La nostra forza è nelle nostre diversità di ciascuno e nella
tolleranza.
Benchè singolarmente diversi tutti rispettivamente equidistanti dal
centro la cui norma MORALE si incontra con quella FONDAMENTALE:
dell’amore per il prossimo.
Tutte le manifestazioni culturali, scientifiche, artistico, nascono
nell’ottica
dove il centro del mondo e dell’Universo è la vita umana limitata e
caduca, ma l’unica. E noi non vogliamo sciuparla, tiranneggiati dalle
cose
e dai poteri illusori. Noi siamo di fronte a noi stessi, ragazzi di Via
Panisperna che vanno e vengono tra corsi e ricorsi storici, che
si pongono di fronte al mondo quale termine medio tra il NULLA
e
il TUTTO.
La radice della LIBERTA’, da cui trae origine il gruppo è
generalizzata in questo MANIFESTO, fondo trasparente della
sua natura e genesi storica.
Nasciamo e periamo come effimere apparenze e qui dichiariamo
la priorità dell’esistenza sull’essenza,
consci della impossibilità
di tradurre in concetti, consapevoli dello scacco e naufragio della
logica. Epperò, la nostra avventura è un colpo al non
senso di
una fenomenologia che offende la dignità dell’uomo.
Il movimento sublima la “regola
d’oro” che già in questa ora
(che vede il primo inchiostro in questa pagina) fissando la norma
fondamentale dell’amore verso qualsiasi prossimo, AMORE
essenzialmente attivo “FARE” e non solo “DIRE”. < Perché
dove due o tre sono riuniti nel mio nome, in mezzo
a loro ci sarò anch’io> Secondo Matteo 18,20-22
Il movimento si pone in profonda antitesi ai trespoli dei mezzi di
comunicazione di massa che obbliga la società in vergognosi
simboli dati in pasto alla fragile gioventù.
Oggi NOI siamo un piccolo pugno di uomini ma il seme che stiamo
gettando, indipendentemente dal contributo umano, germoglierà
e crescerà, senza che, neanche noi sappiamo come. Il nostro
movimento, quand’anche fosse il più piccolo di tutti i gruppi che
sono in Italia, crescerà, entrerà a condividere dolore delle carceri,
negli ospedali, per la strada, si estenderà in tutto il mondo. A
guidarlo sarà quella stessa provvidenza che ci ha fatto nascere,
crescere, incontrare e riconoscere qui in questo documento di
prima mano.
Questo movimento non vuole occupare i primi seggi nelle
cupidigie, arroganze e vanità, né vuole atteggiarsi a sante guide
spirituali. La nostra religiosità sarà tutta interiorità e non sarà
“gridata dai tetti”. Apparteniamo ad un tronco i cui rami
teneri ora spuntano e le foglie e il profumo di nardo non tarderà
a farsi sentire.
Questo movimento vuole conoscere il rapporto che il singolo ha
con il concetto di INFINITO (spazio) e il rapporto che quel singolo
ha con il suo concetto di ETERNO (tempo). Mediazione
imprescindibile della propria genesi storica e la nostra
vita, come
si sa, passa “sub
specie mortis”,
in questa via lavoreremo
liberandoci soprattutto da morali provvisorie e situazionali,
allontanandoci dalla banalità di una cera quotidianità, nella quale
si snatura il senso della nostra storicità e si vive tiranneggiati dalle
cose, dagli utensili, e dallo smarrirsi in questa “raretè”
di poteri
illusori. In questa debole ora della storia e del pensiero, contro il
principio ipocrita e nullificante della nota semeiotica borghese e
contro le promesse e le speranze illusorie di quell’EDEN ritrovato,
*<Chi mi ha gettato in questo mondo?
Io non sono stato interpellato>Soren
Kierkegaard
questi
singoli sentono che gli inganni positivi scricchiolano e la
donna e l’uomo possono guardare finalmente in faccia dentro la
loro finitudine. Così,
fosse anche uno solo, questo movimento sarà
antitesi a chi del pensiero ne ha fatto logica di impresa e, per
riflesso, tanto al suo popolo, che qui non è Seattle. Se quel tale
separò la POLITICA dalla MORALE, è TEMPO di una seconda
rivoluzione copernicana, riformista e civile prima che il giudizio
della storia, le astuzie della logica, le etiche situazionali
spezzeranno via la dignità del singolo.
Ora che tutti i centri di POTERE si sono chiusi come monadi e
servono alle loro sottoparti, e, tra la persona e le istituzioni vi è
un abisso- tra i media e la gente una distanza enorme- questo
gruppo si colloca lì in
quel vuoto talchè abbia un ruolo di incisiva
interfaccia tra base e vertice. Le nostre braccia saranno aperte e
faranno ponte, ma senza oppressi schieramenti, convinto com’è
questo gruppo, che ogni destra è relativa ad un’altra destra e così
per le sinistre, fino all’infinito degli schieramenti umani. Questo
movimento sente su di sé la responsabilità storica per i giovani di
domani, soggetti attivi a cui lasceremo il nostro Paese. Lo vogliamo
lasciare nella maniera migliore.
Letto, approvato e sottoscritto.