G.E.I.E. R.&S. e avanzamento della Scienza

Prof.  Giulio Tarro

 

Senza avere la pretesa di concludere un dibattito dimostratosi così interessante e pieno di promettenti sviluppi, mi sia consentito esprimere alcune brevi riflessioni sul ruolo dei G.E.I.E. e del rapporto di questo con la scienza, un aspetto credo di particolare pertinenza considerando le finalità dei progetto dei GEIE che punta alla realizzazione di interventi basati sull' attività sociale, senza profitto, in particolare progettazione e trasferimento di tecnologie, servizi di promozione e assistenza finanziaria. Il GEIE si occupa, oltre che del tele-lavoro rivolto a categorie di cittadini diversamente abili, anche della biologia molecolare e, in particolare della realizzazione di una banca dati relativi a programmi e test sull'invecchiamento molecolare. Esistono, sostanzialmente, due modi di intendere la telematica e più in generale, la scienza.  Il primo le vede come supporto della pura produzione quantitativa di beni materiali.  Secondo questa visione, la pura globalizzazione dell'economia, supportata da una "telematica" al servizio di sistemi produttivi e commerciali essenzialmente centralizzati, conduce alla robotizzazione eccessivamente spinta dei processi, con effetti in realtà molto dannosi sugli attuali modelli di sviluppo, quali, ad esempio, la disoccupazione. La "telematica", utilizzata semplicemente per rendere i processi di produzione sempre più automatici (robot e automazione d'ufficio), non sarà in grado di rendere reversibile il fenomeno della saturazione dei modelli di sviluppo tradizionali.  Essa, nonostante le grandissime potenzialità intrinseche, finisce per essere impiegata in una miope prospettiva di vantaggi per pochi.  La "telematica" va invece utilizzata per aprire nuovi "spazi", totalmente indipendenti dagli "spazi fisici" per "desaturare" i modelli saturi: altrimenti rischia di diventare un "boomerang".  Gli "spazi informatici" per esempio sono aperti già da tempo, ma questa timida alba della Società dell'informazione ancora non è stata seguita dallo splendore del giorno: le potenzialità di tali nuovi "spazi" sono rimaste confinate in ambiti angusti.  L'aumento di produttività dovuta all'innovazione portata dall'informatica a partire dagli anni '60 è elevatissima: sono saturi i mercati dei beni materiali, è saturo il territorio edificabile, i modelli di sviluppo tradizionali sono profondamente in crisi. Sono fenomeni che riguardano tutte le Società industriali e impongono una totale e profonda revisione dei modelli di vita, di lavoro e di produzione. Le finalità della scienza e della telematica possono essere ben altre.  Possono essere indirizzate a sopportare la "produzione qualitativa" di beni materiali ad elevato contenuto immateriale, ponendosi, così, al servizio dell'intera collettività e non già di qualche potentato.  Risulta urgente, in tal senso, dare vita a "nuovi spazi" per "nuove attività" tramite le reti telematiche.  Risulta urgente superare i confini degli "spazi fisici" e dei modelli di sviluppo saturi dell'era industriale. La telematica, come ben mostra il fenomeno lnternet, è la porta per accedere, dal "Mondo fisico",che va diventando sempre più affollato, ai "nuovi spazi" di un "Mondo dematerializzato" che preveda produzione e fruizione di nuovi beni immateriali (informazioni, software, servizi, intrattenimento, cultura, ecc.) e materiali ad elevato contenuto immateriale (design, moda, ecc.). La nuova occupazione, le nuove attività, l'integrazione sociale, i nuovi stili di vita e di lavoro glocali (globali-locali) passano tutti all'interno di questi nuovi "spazi immateriali", essi sono alla base della futura economia della Società dell'informazione. Per procedere nel XXI secolo è indispensabile progettare e realizzare nuove infrastrutture tecnologiche nel cui contesto si possa dare vita a questi nuovi "spazi immateriali" che allargano, rendono più ampio il "Mondo fisico".  Tali "spazi" essendo però basati sull'immaginario collettivo e sulla circolazione "interattiva" delle idee, hanno bisogno per il loro sviluppo dell'interazione sociale tra individui, della condivisione e dello scambio delle loro idee, intrinsecamente legate alle forme di rappresentazione mentale di ciascuno. In tal senso il GEIE R&S si configura come il tramite di aggregazione per eccellenza dei terzo millennio.

 

Napoli, 20-03-2004