COMUNICATO STAMPA

 

MOVIMENTO  ETICO  CATTOLICO

IL CRISTIANO DOVERE DELL'AGIRE CON ETICA

 

             L'Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico

 

è lieta di invitare la S. V. alla Conferenza Stampa di presentazione

del nuovo dipartimento Movimento Etico Cattolico ( M.E.C. ),

che si terrà lunedì 28 febbraio 2005 alle ore 16,  presso il salone

dell'Assostampa in via Cappella Vecchia, 8/b (4°piano) Napoli.

 

Sarà presente Padre Diodato M. FASANO Direttore del M.E.C.

 

MOTIVAZIONI

 

L'A.I.A.C. ha costituito un quarto dipartimento, denominato MOVIMENTO ETICO  CATTOLICO (M.E.C.) che sarà diretto da Padre Diodato M. FASANO. La costituzione si è resa necessaria per non assistere in silenzio al declino della civiltà. Il mondo intero è in guerra, una guerra apparentemente non dichiarata, che si è evidenziata quel lontano undici settembre 2001 e soli in pochi se ne sono accorti. Tra indifferenza, incoscienza ed errori politici, il mondo si è illuso che tutto fosse passeggero senza rendersi coscientemente conto che vi era già in atto un vero  SCONTRO DI CIVILTA’ ”. In futuro chi vincerà? Pensiamo nessuno, poiché riteniamo al momento che tutti indistintamente hanno perduto! Si può essere dei perdenti consci o inconsci, ma quel che è più grave che a distanza di tre anni, nessuno ha pensato ancora a ciò che andrebbe fatto come possibile rimedio. Tutti i livelli politici mondiali hanno avuto solo la poca fantasia di essere d’accordo nella condanna al TERRORISMO, senza peraltro mai dare una risposta chiara su cosa fare. Ognuno ha pensato che la cosa migliore fosse l’attesa invece di  studiare per capire e poi di agire con possibili soluzioni. Oggi impera ancora un grave silenzio di responsabilità di fronte alla Storia e Dio, nessuno prende l’iniziativa e il coraggio del fare. Sono queste le condizioni che hanno portato anche alla STRAGE DEGLI INNOCENTI di Beslan in Ossezia, in prevalenza BAMBINI di cui molti non avranno mai un nome poiché irriconoscibili nel rogo della SCUOLA. Si è ormai al fondo, lo si è toccato con il violare i BAMBINI, la SCUOLA, la FAMIGLIA fondamenti di ogni civiltà, sono questi gli aspetti barbari del nuovo grave assurdo che il mondo vive oggi. Non si può più aspettare, bisogna ora agire e fare presto, anche perché il cammino davanti a noi tutti è lungo e difficile. Quanto è accaduto deve far provare vergogna ad ogni coscienza giusta e libera, dovrebbe offendere e responsabilizzare tutta l’umanità, ma soprattutto toccare la coscienza - conoscenza degli “uomini di cultura” ai quali, nei diversi settori professionali per definizione è demandato il compito di programmare ed insegnare la civiltà passata e definire quella futura. Pertanto si è reso indispensabile il dovere trovare il coraggio di capire le condizioni che hanno portato a tutto questo, individuando le colpe e le complicità, soprattutto quelle dei cosiddetti "intellettuali".  Colpe da ricercare e maturate nei tanti infausti storici, evitando di falsarle, a tutt'oggi si continua ad addossare le responsabilità solo a poche e singole persone. Noi non possiamo restare in un SILENZIO COLPEVOLE, ma responsabilmente dobbiamo pensare a ciò che bisogna fare, sicuramente è giunto il momento dell’agire. Desideriamo, attentamente insieme riflettere per organizzare un’autentica sinergia ETICA tra tutti gli esponenti della CULTURA MONDIALE, l’unica strada per un nuovo approccio di dialogo, in grado di superare i diversi aspetti politici, religiosi ed etnici che hanno da sempre diviso il mondo. Gradualmente, vogliamo raggiungere una nuova strada, attraverso la comunione della CULTURA, che faccia coesistere lo sviluppo economico mondiale, la cosiddetta globalizzazione, con una vera GIUSTIZIA SOCIALE, che non può prescindere dall'ETICA. Tra gli obiettivi futuri, pensiamo all’istituzione della CASA MONDIALE DELLA CULTURA. Tutte le nazione del mondo, senza timore alcuno, dovrebbero avere  l'interesse di sostenere con impegno la nuova idea ed aiutare a costruire questa affascinante e nobile iniziativa.  Ciò potrà apparire ai più un’UTOPIA, forse solo un SOGNO, ma pur rischiando l’equivoco della retorica, della presunzione, nel vuoto totale che precede il SONNO DELLA RAGIONE, senza altre nuove proposte, tutti noi siamo in cammino e  correremo volentieri il rischio di rimanere i soli a crederci. 

                                                                   

                                Gennaro Angelo Sguro presidente dell'A.I.A.C.